Guida alla valutazione dei beni aziendali per la Polizza Rischi Catastrofali: Metodologia, Strumenti e Best Practices

imprenditrici che valutano i beni aziendali per la polizza catastrofale
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La corretta valutazione dei beni aziendali per una polizza Rischi Catastrofali rappresenta uno step essenziale nella gestione del rischio aziendale. 

Le imprese italiane ogni anno sono esposte al grande rischio di subire danni catastrofali provocati da catastrofi naturali improvvise che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Proprio per arginare questi fenomeni e i danni provocati la Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, art. 1, commi 101-111), con successivo decreto attuativo Rischi Catastrofali pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 gennaio 2025 (Decreto n. 18, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025) è nato l’obbligo, per le aziende italiane iscritte al Registro delle Imprese di stipulare un’assicurazione che possa coprire i danni catastrofali. La nostra polizza Rischi Catastrofali è la risposta ed è stata creata appositamente secondo le direttive della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, art. 1, commi 101-111),  ed è indispensabile per arginare i danni catastrofali a immobili, macchinari, impianti e attrezzature provocati da eventi catastrofici come terremoti , inondazioni o alluvioni.

Sottostimare o sovrastimare il valore assicurato può portare conseguenze economiche significative e, nel peggiore dei casi, compromettere la continuità stessa dell’impresa a seguito di danni catastrofali ingenti.

Questo articolo rappresenta una guida metodologica e operativa, mirata a CFO e Risk Manager, per facilitare una valutazione accurata e completa dei beni aziendali ai fini assicurativi, con indicazioni concrete, strumenti e check-list utili a prevenire errori nella copertura assicurativa.

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Perché è fondamentale valutare correttamente i beni aziendali?

Una polizza rischi catastrofali è progettata per proteggere l’impresa da eventi naturali estremi (terremoti, inondazioni, tempeste ecc.) o catastrofi provocate dall’uomo (esplosioni, incendi gravi ecc.) che possono causare danni catastrofali significativi o totali. 

Una copertura insufficiente (sotto assicurazione) espone l’azienda al rischio di ingenti perdite economiche, mentre una copertura eccessiva (sovra assicurazione) implica costi inutilmente elevati.

Garantire il corretto valore assicurato permette:

  • Di recuperare velocemente dopo eventi catastrofali.
  • Di tutelare adeguatamente il patrimonio aziendale.
  • Di mantenere il controllo sui costi assicurativi.
  • Di ridurre al minimo controversie legali post-evento con le compagnie di assicurazione.

Metodo per la corretta valutazione dei beni aziendali

Valutare correttamente il patrimonio aziendale richiede una metodologia sistematica. Di seguito illustriamo gli step da seguire per raggiungere una stima corretta:

1. Individuazione e classificazione dei beni

Il primo step essenziale consiste nell’identificazione accurata dei beni aziendali da assicurare, classificandoli in categorie ben definite:

  • Beni immobili: stabilimenti produttivi, uffici, magazzini, terreni aziendali.
  • Macchinari e impianti: linee produttive, impianti specializzati, attrezzature tecniche.
  • Beni mobili: arredi, computer, dispositivi elettronici, strumenti di precisione.
  • Magazzino: materie prime, semilavorati, prodotti finiti, scorte operative.
  • Altri beni strategici: archivi documentali fisici o digitali, dati e software, brevetti e licenze.

Check-list utile:

  • È stato censito ogni immobile dell’azienda?
  • Sono stati considerati i miglioramenti effettuati sugli immobili?
  • Tutti i macchinari sono stati registrati con anno, modello e stato di conservazione?
  • Sono stati considerati anche beni immateriali rilevanti (software, brevetti, ecc.)?

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2. Determinazione del valore assicurabile

Per individuare correttamente il valore assicurabile dei beni aziendali è importante seguire criteri rigorosi e riconosciuti dal mercato:

A) Immobili
I beni immobili vanno assicurati al valore di ricostruzione a nuovo, ossia il costo necessario a ricostruire completamente l’edificio nello stato pre-sinistro, inclusi oneri professionali, permessi, demolizioni e smaltimento detriti.

Errore comune da evitare:
Valutare gli immobili al loro valore commerciale o catastale anziché di ricostruzione.

B) Macchinari e impianti
Occorre assicurare questi beni al valore di rimpiazzo “a nuovo”, inclusi costi di trasporto, installazione e messa in esercizio. Qualora l’impianto non fosse più reperibile sul mercato, si dovrà stimare un valore equivalente o considerare alternative tecnologiche equivalenti.

C) Magazzino e scorte
Per il magazzino la metodologia migliore è quella del costo di riacquisto (costo di sostituzione) delle merci al momento della valutazione.

D) Beni mobili e attrezzature
Si raccomanda il valore di rimpiazzo al nuovo per gli arredi, gli strumenti informatici ed elettronici.

3. Strumenti utili alla valutazione dei beni aziendali

Esistono diversi strumenti operativi che facilitano la valutazione:

  • Software specialistici: programmi dedicati per la gestione patrimoniale e la stima automatica del valore di ricostruzione degli immobili e del rimpiazzo dei macchinari.
  • Inventari periodici e aggiornati: documenti ufficiali e aggiornati annualmente, corredati di fotografie e documentazioni tecniche.
  • Consulenze peritali periodiche: ricorrere a periti qualificati per verificare i valori in maniera approfondita ed evitare errori interpretativi.
  • Benchmark di mercato: confronti periodici sui costi di costruzione e sui valori di mercato di beni equivalenti.

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Come evitare sottoassicurazione o sovrassicurazione: best practices operative

  • Aggiornamento annuale della valutazione: la polizza deve rispecchiare fedelmente l’evoluzione aziendale, integrando modifiche agli asset.
  • Perizia periodica effettuata da professionisti esterni qualificati (ogni 2-3 anni consigliata).
  • Integrazione tra CFO e Risk Manager per garantire che la valutazione dei beni sia coerente con la strategia aziendale.
  • Condivisione periodica delle valutazioni patrimoniali con la compagnia assicurativa per garantire trasparenza e prevenire contestazioni.
  • Valutazione dinamica delle scorte: aggiornamento costante del valore delle merci e materie prime assicurate, monitorando il turnover aziendale e le fluttuazioni del mercato.

Responsabilità del CFO e Risk Manager nella valutazione assicurativa

La corretta valutazione assicurativa dei beni aziendali coinvolge direttamente responsabilità professionali e patrimoniali del CFO e del Risk Manager.

Tra le responsabilità principali ricordiamo:

  • Garantire una corretta e trasparente comunicazione del valore assicurato alla compagnia assicurativa.
  • Evitare omissioni o errori nelle dichiarazioni che possano compromettere la validità della polizza.
  • Proteggere l’azienda dai rischi derivanti dalla sottoassicurazione o dalla sovrassicurazione.
  • Mantenere report e documentazione aggiornati per verifiche successive ed audit interni.

Check-list finale della corretta valutazione assicurativa

✅ Ho censito in maniera completa ed accurata ogni bene aziendale
✅ Ho scelto la metodologia più adatta per ogni categoria di bene
✅ Ho evitato gli errori comuni: valutazioni commerciali o catastali invece del costo di ricostruzione/rimpiazzo
✅ Ho effettuato aggiornamenti periodici ed ho coinvolto un perito qualificato
✅ Ho discusso e condiviso i dati periodicamente con la compagnia assicurativa

La corretta valutazione dei beni aziendali è un’attività strategica imprescindibile per tutelare il patrimonio dell’impresa e garantire la continuità operativa in caso di catastrofe. Un approccio metodologico, basato su strumenti efficaci, collaborazione interna tra CFO e Risk Manager e il coinvolgimento di esperti esterni consente di ridurre al minimo il rischio assicurativo, assicurando una copertura appropriata.

Adottare queste linee guida e utilizzarle come pratica operativa costante rappresenta un investimento strategico fondamentale per la protezione e la resilienza dell’azienda.

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Per ulteriori approfondimenti puoi leggere: Assicurazione per eventi catastrofali Obbligatoria: domande frequenti


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