Polizza Catastrofi 2025: niente assicurazione, dimentica gli incentivi MIMIT.

Illustrazione flat con fabbrica, mano che trattiene monete e banconote etichettate MIMIT, scudo rosso con punto esclamativo: perdita incentivi pubblici senza polizza catastrofale obbligatoria.
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Introduzione: Cos’è questa storia delle polizze contro i disastri?

Ciao! Immagina di avere una fabbrica con macchine e un grande magazzino. Un giorno arriva un terremoto forte o un fiume che straripa e allaga tutto. Le tue cose si rompono, non puoi lavorare per settimane e perdi un sacco di soldi. Prima, magari lo Stato ti dava una mano con dei soldi per ripartire. 

Ma ora, dal 2025, se non hai una polizza assicurativa speciale contro questi disastri grossi, non solo paghi tutto tu, ma perdi anche gli aiuti speciali dal governo, come quelli dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che si chiama MIMIT.

Questa regola nuova viene da una legge del 2024, che dice: tutte le aziende in Italia devono fare questa polizza per proteggere le loro cose da disastri come terremoti, alluvioni o frane. Lo scopo è semplice: lo Stato non vuole spendere troppi soldi per aiutare chi non si protegge da solo. 

Importante poi è la Legge 27 maggio 2025 n. 781. Dal 1° ottobre 2025, in base alla Legge 27 maggio 2025, n. 781, tutte le medie imprese dovranno avere una polizza catastrofale obbligatoria che copra i danni causati da terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.

L’Italia è un posto dove succedono spesso queste cose brutte – pensa che quasi tutto il Paese rischia alluvioni o terremoti. Per esempio, nel 2023 in Romagna c’è stata un’alluvione che ha fatto danni per miliardi, e tante aziende hanno chiuso perché non avevano protezione.

Ora, con la data di oggi che è il 12 settembre 2025, per le aziende medie (quelle con 50-250 lavoratori) la scadenza è vicinissima: il 1 ottobre 2025. Se non fai in tempo, addio aiuti! In questa guida, ti spiego tutto come se fossi un ragazzo che non sa niente di assicurazioni. 

Userò parole facili, alla fine, vedrai che fare questa polizza non è solo un obbligo noioso, ma un modo per rendere la tua azienda più forte.

Pensa a questa guida come a un viaggio: parti dal problema (i disastri e le regole), arrivi alla soluzione (come fare la polizza) e finisci con i premi (non perdi soldi pubblici). Andiamo!

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Perché hanno fatto questa regola?

Ok, partiamo dall’inizio. Perché il governo ha detto “Ehi, aziende, dovete fare questa polizza”? L’Italia è un Paese dove la natura può essere cattiva: terremoti che fanno tremare tutto, fiumi che escono dai bordi e montagne che franano. Immagina di vivere in una casa di carte: se soffia il vento forte, crolla. Ecco, molte aziende sono così senza protezione.

Questa regola è nata per quattro motivi principali:

  1. Proteggere le Tue Cose: Se capita un disastro, senza polizza paghi tu per riparare macchine o edifici. Con la polizza, l’assicurazione ti dà i soldi subito.
  2. Continuare a Lavorare: Se la tua fabbrica si ferma per mesi, perdi clienti e soldi. La polizza ti aiuta a ripartire veloce.
  3. Risparmiare Soldi allo Stato: Prima, lo Stato dava soldi a tutti dopo un disastro. Ora dice: “Se ti proteggi da solo, ti do ancora aiuto. Altrimenti no.” Così, incoraggiano tutti a essere più furbi.
  4. Rendere l’Italia Più Forte: Con il clima che cambia, i disastri aumentano. Questa regola aiuta le aziende a prepararsi, come mettere un casco prima di andare in bici.

Non c’è una multa se non la fai, ma perdi gli aiuti, che per un’azienda possono essere tantissimi soldi. Per esempio, se hai una fabbrica di vestiti e un’alluvione rovina tutto, senza polizza potresti chiudere per sempre.

Scatolina riassuntiva: perché questa regola?

  • Problema: L’Italia ha tanti disastri naturali.
  • Scopo: Aiutare le aziende a proteggersi e risparmiare soldi pubblici.
  • Buoni Motivi: Proteggi le tue cose, continui a lavorare, ottieni aiuti extra.

Chi deve fare questa polizza e chi no?

Non tutte le aziende devono fare questa polizza. È come un club: entri se hai certe caratteristiche. Devi farla se la tua azienda è iscritta al Registro delle Imprese (un elenco ufficiale delle aziende in Italia) e hai la sede qui o una filiale stabile.

Ecco chi deve:

  • Negozi piccoli come parrucchieri, meccanici o panetterie, perché sono iscritti al Registro.
  • Associazioni sportive se iscritte come aziende.
  • Persone che fanno giostre o luna park come lavoro.
  • Bed & Breakfast se è un vero business (copri solo la parte usata per gli ospiti).
  • Case dove vivi e lavori, come un ufficio in casa.

Insomma, quasi tutte le aziende normali.

Chi non deve?

  • Aziende agricole, perché hanno già un altro fondo di aiuto.
  • Cose con problemi di costruzione, come edifici fatti senza permessi.
  • Chi è iscritto solo a un altro elenco chiamato REA, ma non al Registro vero.

Per esempio, se sei un pittore che lavora da solo senza essere iscritto come azienda, non devi. Ma se hai una ditta con partita IVA e Registro, sì.

Scatolina riassuntiva: chi deve?

  • : Aziende iscritte al Registro con base in Italia.
  • Esempi: Negozi, B&B business, uffici in casa.
  • No: Agricoltori, cose illegali, non iscritto al Registro.

Quali disastri copre e quali no?

La polizza è come un ombrello per disastri grossi. Copre solo certe cose:

  • Alluvioni, esondazioni, inondazioni: quando l’acqua esce da fiumi o laghi per pioggia forte.
  • Terremoti: quando la terra trema forte, e le tue cose sono nella zona colpita.
  • Frane: quando la montagna o la collina scivola giù con rocce e terra.

Se il disastro continua per 72 ore, conta come uno solo.

Cosa non copre?

  • Onde del mare, maree alte, tsunami.
  • Acqua che sale da sotto terra o umidità.
  • Pioggia fortissima che allaga senza fiume (tipo “bomba d’acqua”).
  • Cose indirette, come se non puoi lavorare ma le cose non sono rotte.
  • Guerre, terrorismo, bombe nucleari o inquinamento.
  • Costi per pulire o buttare via roba rotta.

Per esempio, se un fiume straripa e allaga la tua officina, sì coperto. Ma se piove tanto e l’acqua entra dal tetto, no.

Scatolina Riassuntiva: Disastri Coperti/No

  • : Alluvioni, terremoti, frane.
  • No: Mareggiate, bombe d’acqua, danni non diretti.
  • Importante: Solo danni alle cose vere, non al business fermo.

Quali cose della tua azienda sono protette?

La polizza protegge le cose importanti della tua azienda, come da un elenco nel codice civile. Sono:

  • Terreni: Pezzi di terra usati per lavorare.
  • Edifici: Case, capannoni, con muri, luci, riscaldamento fissi.
  • Macchine e impianti: Robot, computer per lavoro, cose che fanno prodotti.
  • Attrezzature: Strumenti, carrelli, bilance non per strada.

Le copre anche se le hai in affitto o leasing, ma non se già protette da qualcun altro.

Come valuti il valore?

  • Edifici: Quanto costa rifarli nuovi.
  • Cose mobili: Quanto costa comprarne di nuove uguali.
  • Terreni: Quanto costa pulirli e rimetterli a posto.

Non copre auto con targa o edifici in costruzione.

Esempio: Se hai un magazzino in affitto con scaffali, la polizza copre se si rompe per terremoto. Se il padrone ha già una polizza, lui deve usare i soldi per riparare, e tu puoi avere una parte se non lavori.

Scatolina riassuntiva: cose protette

  • Tipi: Terra, edifici, macchine, strumenti.
  • Valore: Nuovo per edifici, sostituzione per altro.
  • No: Auto targate, cantieri.

Quando devi farla: focus sulle Aziende Medie

Le date dipendono da quanto è grande la tua azienda:

  • Aziende grandi: Dovevano farla entro marzo 2025, ma senza problemi per aiuti fino a giugno.
  • Aziende medie (50-250 lavoratori, vendite fino 50 milioni): 1 ottobre 2025.
  • Aziende piccole e micro, o di pesca: 31 dicembre 2025.

Per le medie, dal 2 ottobre, se chiedi aiuti senza polizza, te li negano. Oggi è il 12 settembre, quindi corri!

Esempio: Un’azienda che fa parti per auto deve controllare tutto entro fine mese, o perde soldi per crescere.

Scatolina Riassuntiva: Date

  • Medie: 1 ottobre 2025.
  • Piccole: 31 dicembre 2025.
  • Problema: Da dopo la data, no aiuti.

Cosa Succede Se Non la Fai: Perdi Gli Aiuti dal MIMIT

Se non fai la polizza, non paghi una multa, ma perdi gli aiuti pubblici, anche per disastri. Il MIMIT (Ministero per le Imprese) ha una regola nuova che dice: senza polizza, niente soldi da loro.

Cosa perdi?

  • Soldi per iniziare o crescere l’azienda.
  • Aiuti per danni non coperti.
  • Vantaggio sui rivali che hanno la polizza.

La regola vale per aiuti decisi solo dal MIMIT, ma stanno aggiungendo altri.

Esempio: Immagina di volere soldi per comprare macchine nuove. Senza polizza, la tua domanda va nel cestino, e paghi tutto tu.

Scatolina riassuntiva: problemi

  • Principale: No aiuti MIMIT e pubblici.
  • Effetto: Paghi danni, perdi opportunità.
  • Regola: Dalla legge 2024.

Lista dettagliata degli aiuti che perdi

Ecco alcuni aiuti che perdi senza polizza:

  • Smart&Start: Soldi per nuove aziende innovative.
  • Contratti di sviluppo: Aiuti per progetti grandi.
  • Aiuti per zone in crisi: Per aziende in posti difficili.
  • Soldi per economia verde e energia pulita.
  • Aiuti per cooperative, startup e investimenti.
  • Sabatini: Contributi per comprare macchine.
  • Transizione: Per diventare più ecologico.

Non è una lista finita; ne aggiungono altri. Per ognuno, controlla quando chiedi.

Esempio: Senza polizza, no Smart&Start per 200.000 euro su un’idea nuova.

Tabella Semplice:

AiutoCosa èQuanto vale circaProblema senza polizza
Smart&StartPer startupFino 1,5 milioniNon lo prendi
Contratti SviluppoProgetti grossiMilioniDomanda respinta
Economia VerdeProgetti eco500.000-2 milioniPerdita fondi
SabatiniMacchine nuoveSconto interessiPotrebbe non darlo

Scatolina riassuntiva: aiuti persi

  • Principali: Smart&Start, sviluppo, verde.
  • Nota: Lista in crescita.

Esempi reali: come gestire situazioni comuni

Ecco 7 casi comuni, spiegati facili:

Caso 1: Iscritto Solo al REA

Se sei solo in un elenco REA e non al Registro, non devi fare la polizza. Ma se sei in entrambi, sì per le tue cose. Problema: Perdi aiuti.

Esempio: Un falegname solo REA prende aiuti; se ditta, deve polizza.

Caso 2: B&B a Casa Tua

Se il B&B è business iscritto, copri solo la parte per ospiti. Se no, niente obbligo. Problema: Perdi aiuti.

Esempio: B&B in Toscana copre camere; senza, no soldi per turismo.

Caso 3: Nessuna Cosa da Proteggere

Se non hai terra, edifici o macchine, no obbligo.

Esempio: Consulente online prende aiuti senza polizza.

Caso 4: Lavori da Casa

Devi coprire la parte usata per lavoro. Problema: Perdi aiuti.

Esempio: Grafico copre stanza ufficio; senza, no contributi.

Caso 5: Cose in Affitto o Leasing

Se non coperte dal padrone, fai tu. Lui deve riparare con i soldi. Buono: Prendi parte se non lavori.

Esempio: Auto in leasing: padrone ripara, tu riprendi lavoro.

Caso 6: Edifici con Problemi

Solo se costruiti bene o con permessi in regola. Problema: No aiuti pubblici.

Esempio: Fabbrica abusiva: no copertura; con permesso, sì.

Caso 7: Edifici in Costruzione

Non devi coprirli. Buono: Non influisce sugli aiuti.

Esempio: Nuovo capannone: no obbligo fino a finito.

Questi casi ti aiutano a capire la tua situazione.

Scatolina Riassuntiva: Casi

  • 1: Solo REA? No obbligo.
  • 6: Problemi costruzione? No copertura.

Cosa deve coprire la polizza e quali documenti servono

La polizza deve coprire danni diretti, con un “taglio” max del 15% (tu paghi un po’). Per aziende grandi, no limite.

Documenti da preparare:

  • Carta d’identità dell’azienda (visura).
  • Conti con lista cose (terra, edifici, macchine).
  • Contratti di affitto o leasing.
  • Prova che non ci sono problemi di costruzione.

Esempio: Porta questi a chi fa polizze; controlla se ne hai già una da aggiornare.

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I vantaggi di questa regola per la tua azienda

Non è solo un fastidio:

  • Proteggi le tue cose con soldi veloci.
  • Non fermi il lavoro a lungo.
  • Tieni gli aiuti pubblici.
  • Diventi più pronto per futuri disastri.
  • Risparmi tasse sui premi.

Esempio: Azienda con polizza riparte dopo terremoto con fondi extra.

Come scegliere l’assicuratore giusto

Scegli qualcuno bravo e fidato che conosca bene queste polizze. Controlla che copra tutto quello che dice la legge, con prezzi giusti e aiuto veloce.

Buoni punti: Cerca recensioni, confronta offerte e chiedi preventivi gratuiti. Ricorda: leggi bene le regole prima di firmare.

Conclusione: muoviti subito per non avere problemi

Con la scadenza vicina, non aspettare. Fai la polizza per proteggere tutto e tenere gli aiuti.
Richiedi ora un preventivo e proteggi la tua impresa.

Domande Frequenti – CAT NAT

È un’assicurazione obbligatoria contro disastri come terremoti e alluvioni, dalla legge 2024.

Imprese iscritte al Registro con base in Italia.

Agricoltori, cose illegali.

Medie: 1 ottobre 2025; piccole: 31 dicembre.

Alluvioni, terremoti, frane.

Terra, edifici, macchine.

Per proteggere aziende e risparmiare soldi pubblici.

Perdi aiuti MIMIT, paghi danni.

Protezione, lavoro continuo, aiuti ok.

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Smart&Start, sviluppo, verde.

Da 500 a 5000 euro circa all’anno.

Visura, conti, contratti.

Mare, bombe d’acqua.

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